IN-OUT_IN: UN’ESPERIENZA SINTESTETICA
23.03.2022
︎ Sound Art
︎ Performance




IN-OUT_IN: UN’ESPERIENZA SINTESTETICA






Tra i numerosi contributi che John Cage ha dato alla musica del Novecento, c’è l’invenzione di quelli che lui chiama pianoforti “preparati”. Tra il 1938 e il 1940, infatti, John Cage compone Bacchanale, il primo pezzo musicale concepito per un tale strumento. Egli sente infatti l’esigenza di iniziare a modificare i suoi strumenti musicali, con l’intento di alterarne il timbro in maniera da poter controllare i suoni emessi in maniera artificiale. Inizia lavorando coi pianoforti, che modifica aggiungendo diversi elementi tra le corde, in modo da produrre suoni mai concepiti prima. Tra di essi si annoverano chiodi, elastici, viti, e oggetti di uso quotidiano che entrando in simbiosi con il piano perdono la propria funzione originaria divenendo elementi puramente acustici.

È lo stesso principio che sta dietro alla performance sonora di Alberto Anhaus, che attraverso dei vibratori da lui modificati con del nastro adesivo ottiene una frequenza di vibrazione in grado di far risuonare una campana tibetana in modo del tutto unico. Il risultato ottenuto è un virtuoso esempio di musica sperimentale in cui buio e colore, sacro e profano, esterno e interiore si fondono, dando vita a un lavoro sinestetico che dopo qualche minuto di ascolto sembra risuonare dall’interno del nostro corpo, come se fosse un mantra orientale che rimbomba tra le nostre meningi.

Con quest’opera l’artista conferma da un lato l’attenzione verso la sperimentazione sonora, dall’altro l’incarnazione di una tradizione artistico-musicale che ha iniziato a svilupparsi all’inizio del secolo scorso e che è oggi più florida che mai, come quella della sound art.

Non dobbiamo dimenticarci infatti che l’arte digitale non si limita a essere il campo d’azione della realtà virtuale, delle intelligenze artificiali o degli NFT, ma che qualunque opera ospitata da un medium digitale appartiene a essa.

Come curatori di Site.Specific, abbiamo voluto iniziare con un’opera sonora proprio per dichiararci esterni a qualsiasi tipo di categorizzazione artistica, senza volerci affiliare a una particolare moda o corrente.

L’unica regola che seguiamo, come direbbe proprio John Cage, è il non essere spaventati dalle nuove idee, ma dalle vecchie.



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Alcuni frame dell’opera video



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